Il “Potere” della blockchain nella vita delle società

Governance Decentralizzata - Società

IL “POTERE” DELLA BLOCKCHAIN

NELLA VITA DELLE SOCIETÀ

Le organizzazioni caratterizzate da centralizzazione, strutturazione gerarchica e procedimentalizzazione centralizzata dei processi sono tutte potenziali destinatarie delle ultime innovazioni della “digital transformation” in generale e possibile oggetto, in specie, della rivoluzione segnata dall’avvento della Blockchain.

Tanto per l’ovvio motivo che su di una logica diametralmente opposta si fondano le DLT, le quali operano – come noto – attraverso un distributed ledger appunto, registrando in un archivio digitale, condiviso e sequenziale dati e operazioni delle parti, in maniera verificabile e immutabile; e procedono a ciò, pertanto, garantendo superiore trasparenza e probabilmente efficienza rispetto a un sistema centralizzato.

Le criticità del sistema societario centralizzato

L’attuale struttura dei processi societari presenta almeno due problematiche:

a. per l’esercizio dei diritti degli azionisti delle società quotate una complessa catena di intermediazione che spesso si rivela motivo di inefficienze, fraintendimenti, complessità nell’identificazione degli azionisti e costose controversie giudiziarie: conseguenze, queste, che sarebbero evitabili attraverso l’utilizzo di una DLT.

b. gli effetti inattesi delle procedure di voto a distanza. Spesso, infatti, il voto in assemblea viene espresso dagli azionisti, mediante mezzi di telecomunicazione, prima che si celebri l’assemblea stessa, con la conseguenza che l’informativa su questi esiti di voto diviene disponibile anzitempo ad alcuni intermediari o all’emittente stesso, con inevitabili ricadute in termini di asimmetrie informative e svuotamento del significato relativo alla celebrazione materiale dell’assemblea stessa.

La digitalizzazione disintermediata dei processi societari

Un primo elemento significativo in tema riguarda la possibilità di  gestire direttamente sulla Blockchain (in modo trasparente, efficiente e decentralizzato) il funzionamento della società, attraverso un set definito di regole ed “auto-applicabile”a:

A. Ruolo del libro dei soci e del libro delle adunanze dematerializzati nella piattaforma.

B. Svolgimento della riunione assembleare.

C. Esercizio del voto su Blockchain.

A differenza di una società, dove le regole sono soggette ad interpretazioni e distorsioni, in una organizzazione decentralizzata ovvero che applichi la tecnologia Blockchain le regole e le relazioni tra le persone sono prefissate nel codice degli smart contract.

Infatti, se è frequente che una società di grandi dimensioni, man mano che cresce, si espone a maggiori inefficienze l’uso della tecnologia Blockchain ha l’obiettivo di coordinare un numero potenzialmente illimitato di individui che collaborano al di fuori della struttura di aziende tradizionali.

a. Il processo di dematerializzazione dei libri sociali

Il processo informatico di formazione, tenuta e conservazione dei libri sociali, è una procedura conforme alla normativa vigente. In tal senso, l’art. 2215-bis, comma 1°, c.c., rubricato “Documentazione informatica” dispone che “I libri, i repertori, le scritture e la documentazione la cui tenuta è obbligatoria per disposizione di legge o di regolamento o che sono richiesti dalla natura o dalle dimensioni dell’impresa possono essere formati e tenuti con strumenti informatici”.

Si potrebbe scandire il processo di dematerializzazione dei libri sociali nelle seguenti fasi:

1. Una volta redatto il verbale o inserita una trascrizione nel libro dei soci contenuto in un documento informatico, questo dev’essere sottoscritto con le firme digitali dai sottoscrittori ed indirizzato alle altre due fasi del processo: la fase di tenuta e quella di conservazione.

2 Per quanto riguarda la sottoscrizione, una soluzione abbastanza percorribile potrebbe essere quella di utilizzare la firma elettronica OTP SMS (o firma SMS), ossia un tipo di firma elettronica che consente di sottoscrivere un documento informatico mediante il proprio numero di telefonia mobile.

3 La fase di tenuta, invece, prevede l’apposizione della data certa elettronica sul documento e “la firma digitale dell’imprenditore o di altro soggetto dal medesimo delegato”,

4. Il processo di conservazione, prevede la finale apposizione di firma digitale da parte del Responsabile della Conservazione e di una marca temporale sul file.

Al netto della disciplina italiana sui registri distribuiti chiaramente incompleta per l’assenza degli standard tecnici che l’AGID avrebbe dovuto emanare molto tempo fa si può ipotizzare che il libro dei soci e delle adunanze siano dematerializzati e inseriti nella piattaforma Blockchain della società.

Le delibere assembleari, una volta approvate, verrebbero rese note ed immutabili, senza la possibilità di tentativi di manipolazione o diversa interpretazione delle deliberazioni, dall’altro, l’inserimento del libro dei soci, creato mediante uno smart contract sulla Blockchain, garantirebbe la possibilità di conoscere all’istante l’azionariato della società con le sue caratteristiche.

I nuovi soci che volessero entrare a far parte della Blockchain, dopo aver ricevuto l’autorizzazione dal permissioner e dopo aver ricevuto il token incorporato nello smart contract, verrebbero iscritti nel libro dei soci che sarebbe, pertanto, aggiornato costantemente.

b. Il funzionamento dell’assemblea

La prima verifica è relativa alla compatibilità della Blockchain con l’esigenza di identificare i soggetti legittimati ad intervenire nell’adunanza. Una prima problematica è costituita dall’assoluta necessità di garantire, da un lato, l’identificazione e, dall’altro, l’intervento dei soli soggetti legittimati.

Potrebbero ipotizzarsi due soluzioni:

– un sistema in cui la partecipazione all’adunanza fosse consentita solo a seguito di un processo di KYC (letteralmente, know your customer) che, verificando i dati e le informazioni sull’identità dell’utente, consente a questo di collegarsi, partecipare e votare sulle proposte all’ordine del giorno attraverso il proprio token.

– un sistema incentrato sull’utilizzo dell’identità digitale Spid (federato) ma anche la Self Sovereign Identity (decentralizzato) potrebbe consentire il collegamento solo a coloro che siano effettivamente legittimati.

Altro aspetto problematico potrebbe essere rappresentato dal venir meno di un momento dibattimentale posto che, ogni soggetto legittimato a partecipare, esprimerebbe il proprio voto semplicemente attraverso un token incorporato in uno smart contract registrato sulla Blockchain.

Una prima soluzione al problema potrebbe essere rappresentata dall’adozione di un sistema misto.

Potrebbe pensarsi, cioè, ad un meccanismo in cui la materialità dell’assemblea continui ad essere garantita dallo svolgimento tradizionale dell’adunanza “a distanza”, ossia mediante mezzi di telecomunicazione, e richiedente l’applicazione delle regole di diritto comune. In questo modo, i soci potrebbero ancora partecipare attivamente al dibattito e fare proposte sugli argomenti posti all’ordine del giorno, secondo le regole ordinarie e, solo in un secondo momento – cioè per la votazione – sfruttare la Blockchain che, con le sue caratteristiche intrinseche consentirebbe di registrare, in modo certo ed immutabile, i voti espressi (prima o durante l’assemblea) ed il risultato ottenuto.

Una seconda soluzione al problema, può essere quella dell’implementazione della Blockchain anche per la partecipazione stessa all’adunanza. In un’assemblea “completamente a distanza” e svolta su Blockchain, a seguito del processo di KYC, oppure mediante Spid o SSI, ciascun legittimato verrebbe riconosciuto e messo in condizione di partecipare alla riunione stessa, potendo esprimere le proprie obiezioni rispetto ai punti posti all’ordine del giorno mediante dichiarazioni (tramite una funzione di “speech to text”, ad esempio) che, coerentemente con le peculiarità della DLT, verrebbero istantaneamente registrate nel sistema. In questo modo, oltre a favorirsi un momento dibattimentale, lo stesso intervento verrebbe annotato interamente e, per di più, senza possibilità di alterazione.

c. L’esercizio dei diritti amministrativi

Il voto su Blockchain potrebbe avvenire attraverso l’utilizzo di smart contract che, interagendo con i token di voto distribuiti agli azionisti, consentirebbe loro di esprimere la propria volizione in qualunque luogo si trovino, garantendo l’autenticità della scelta fatta da parte del titolare del gettone.

Le proposte di delibera, dopo essere state discusse nell’assemblea svolta “a distanza” (o direttamente all’adunanza, attraverso l’utilizzo di una DLT che consenta l’intervento e la partecipazione con immediata registrazione delle dichiarazioni nel sistema), e divise in un set di punti su cui i soci devono esprimersi, verrebbero approvate o meno, a seguito della manifestazione di volontà di ciascuno.

Il socio, quindi, accedendo alla piattaforma, procederebbe ad eseguire la votazione con il proprio token di voto, trasmettendo direttamente i risultati alla Blockchain. In questo modo le transazioni eseguite da parte dei soggetti legittimati, verrebbero rese certe, immutabili e verificabili sulla Blockchain alla luce di una modalità operativa che, quindi, non pone particolari problemi rispetto all’attuale diritto societario italiano.

Il voto elettronico sulla Blockchain assicurerebbe delle opportunità sotto una pluralità di profili:

– L’implementazione della Blockchain per la procedura di voto, per le caratteristiche di cui dispone ed esaminate precedentemente, garantirebbe la possibilità di ottenere tutte queste informazioni anche senza la necessità di una garanzia come quella del notaio o del segretario verbalizzante.

– Le operazioni di voto, assicurando la privacy del votante e restando anonime sulla rete, sarebbero validate sulla Blockchain e, una volta raggiunta l’approvazione favorevole della maggioranza, le stesse deliberazioni, contenute nel documento informatico, verrebbero pubblicizzate nel libro delle adunanze dematerializzato e gestito dalla Blockchain stessa.

– La Blockchain, applicata alle assemblee societarie, sembra quindi favorire il recupero del momento assembleare e delle sue funzioni, incentivando anche la partecipazione degli azionisti più piccoli.

La Blockchain e le s.r.l. nell’ordinamento giuridico italiano

In Italia, per la prima volta nel corso del 2020, è stato approvato un bilancio mediante l’utilizzo della tecnologia blockchain ad opera di una società a responsabilità limitata, nel rispetto dei principi di trasparenza, identificazione certa dei partecipanti e pubblicità.

La possibilità di svolgere assemblee telematiche anche nelle società a responsabilità limitata, e più in genere in tutte le società di capitali, così come previsto dal così detto “Decreto cura Italia” sopra citato, ha permesso la realizzazione di questo interessante primato che costituisce, a tutti gli effetti, un utile esempio di best practice digitale.

In data 30 giugno 2020, l’assemblea, in modalità digitale di video collegamento, ha approvato il bilancio. Successivamente all’approvazione, una copia del documento è stata trasformata in stringa di codice secondo il meccanismo di hashing.

Per fornire una data certa all’operazione, il codice generato è stato successivamente immesso sulla rete blockchain, garantendo così l’immutabilità del documento redatto e, al contempo, la trasparenza mediante la possibilità di condividere la chiave di accesso e consentire a tutti i soci e ai vari stakeholders di accedere al documento registrato.

L’evento citato, da notare nuovamente relativo ad una s.r.l., segna un ulteriore significativo passo verso una digitalizzazione disintermediata dei processi societari .

Conclusioni

Alla luce delle osservazioni fin qui svolte, si può affermare che appare molto positivo e, per certi versi, indispensabile lo sforzo che le società stanno compiendo per digitalizzare tutti i processi aziendali, anche a livello di governance e di partecipazione alla vita societaria.

I sistemi di Blockchain si rivelano idonei a servire molteplici esigenze soprattutto delle società quotate, dal trasferimento titoli mediante smart contract, allo svolgimento di assemblee o controlli come modalità assai più agevoli in virtù di flussi di informazione e riscontri immediati.

La trasparenza, l’affidabilità, l’accuratezza, l’immediatezza che questa tecnologia offre sono per certo desiderabili; e trovano, nella disintermediazione che favoriscono, una fonte di vantaggi sicuramente non trascurabili.

Le trasformazioni tecnologiche in atto, con il loro andamento impetuoso e, per certi versi, anche tumultuoso, pongono, però, la necessità di riflettere sul sistema normativo attuale, basato inevitabilmente su una realtà non virtuale ma fisica, imponendo un ripensamento delle disposizioni vigenti specie alla luce dei probabili ulteriori sviluppi tecnologici relativi non tanto alla partecipazione alle riunioni degli organi sociali e alla manifestazione di voto quanto piuttosto ai temi di governance.

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